Ada Ardessi. La distanza della terra
(We’re sorry, the translation is forthcoming)
Per la prima volta alla Galleria Civica di Grožnjan, una mostra rende omaggio alla terra d’origine di Ada Ardessi (Šterna, 1937) e ai suoi 50 anni di fotografia, vissuti con la curiosità e il distacco di un artista restio. La sua fotografia è caratterizzata da un umanesimo pittorico e dal silenzio dell’ironia. Dietro ogni scatto c’è un sorriso di prova, lieve; un sorriso che protegge le immagini da interpretazioni invadenti e che riporta la forma al rispetto della realtà. La distanza della terra espone 30 visioni in bianco e nero, paesaggi e ritratti raccolti tra agli anni Sessanta e i primi anni Settanta. La scelta che si propone ai visitatori riunisce le immagini più rappresentative della terra e della gente di Ada Ardessi, dimensioni dalle quali si allontanata fin da giovanissima per diventare fotografa a Milano, dove vive da tanti anni. In questo cammino buono l’Istria torna alla quotidianità, alle sue donne, agli anziani, alle smorfie, all’attesa e alle fughe che l’obiettivo di Ada Ardessi ha voluto fermare nel tempo. Una raccolta che manifesta estrema empatia, sensibilità determinata, grandezza formale e un’attenzione costante verso la vita e le persone, che non smettono di attraversarla, interessarla e, infine, di incuriosirla. Seppur in breve, La distanza della terra non cela in alcun modo i propri insegnamenti. Ogni scatto fa emergere senza contrasto: esperienza e improvvisazione, partecipazione e distacco, vicinanza e oggettività.
In questo percorso la fotografia è un atto di misura che determina la distanza tra quello che l’occhio vede e quello che l’occhio ha lasciato, in eterna sospensione temporale. Qui la terra d’Istria non cambia mai. L’Istria diventa stato di cambiamento. Il territorio si rivela come un racconto della terra che, mai completamente, volta pagina, perché scritta su un lungo, unico foglio: il tempo. La distanza della terra si avvale di una fitta selezione di scatti in bianco e nero interamente inediti. Al loro interno la vita istriana viene ricondotta all’ordine delle cose; impressioni moderne che in questa mostra assumono una nuova accezione, diventando meraviglia frontale e sorpresa domata. Dietro l’obiettivo, lo sguardo di Ada Ardessi è ricognizione simultanea, capacità descrittiva che in alcune frazioni di secondo purifica tutti i componenti delle inquadrature.
La compattezza del bianco e nero investe ogni volto, ogni sagrato, attrezzo o rudere impresso su pellicola, conferendo ai contorni una precisa impressione di solidità. Gli orli delle figure sembrano affiorare intatti, direttamente dal passato, rivendicando un’esistenza che pretende di non aver mai subito interruzioni. I dettagli dei soggetti, come istanti persi, ricordano la verità di momenti già mutati, recuperabili solamente attraverso la loro immagine, stesa sulla superficie degli scatti esposti. Ogni fotografia rispetta una precisa, immaginaria organizzazione di sequenze che conferiscono espressività alle forme, immortalate senza nascondere tracce di ombre e storie rimaste inconoscibili. Attraverso l’uso della fotografia, Ada Ardessi coglie l’integrità del paesaggio, libero da qualsiasi ordine formale o dominio estetico. I ritratti più che creare effetti visionari, in attesa di compiacere un destinatario scelto, insistono nel codificare un linguaggio, sintassi di una visione. Dietro l’obiettivo di Ada Ardessi infatti si aprono scorci, ritmi e passaggi pittorici. Ogni pietra, gesto, ruga o smorfia è un riquadro a sé stante, pronto a diventare disposizione compositiva di famiglie in posa e villaggi rurali d’Istria. Da San Vincenti a Sterna, da Portole a Montona, da Grisignana a Buje le immagini non portano la firma della necessità né il nome di una sola persona, ma hanno in sé la storia di una identità, racconti di una terra trasmessa netta, misurata ma ancora sotto incantesimo. E’ la terra d’Istria: punto dello sguardo che elegantemente, nella luce dell’orizzonte, lontana, sorride.
5 – 31 agosto 2011
Ada Ardessi. La distanza della terra
Un progetto Isisuf a cura di Ginevra Bria
Croatia, Grožnjan,Gradska Galerija Fonticus
52429 GROŽNJAN, Trg lođe 3
Ada Ardessi, Sterna,Croazia, 1963, ph. courtesy Isisuf